I familiari di militari al rientro da missioni spesso affrontano problemi legati ai traumi, inclusi quelli associati al Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD). Le lesioni traumatiche militari sono clinicamente complesse, richiedendo una riabilitazione a lungo termine, specialmente per i soldati con ferite agli arti. L’utilizzo della Brain-Computer Interface (BCI) potrebbe affrontare direttamente queste problematiche, migliorando la qualità della vita dei feriti e riducendo l’impatto della disabilità.
Il PTSD è un disturbo neuropsichiatrico cronico che può interferire in modo invalidante con il normale funzionamento individuale. La diagnosi è complessa a causa della sovrapposizione dei sintomi con altre patologie. Il progetto VETERE mira a garantire il benessere dei soldati al rientro, sviluppando un metodo completo per la diagnosi e la valutazione obiettiva dello stato psicofisico, che può essere affetto da PTSD o da deficit neuromotori. L’approccio utilizza tecnologie avanzate come l’EEG, la navigazione intracranica tramite nTMS e il BCI. Il progetto si articola in due fasi da 12 mesi ciascuna. Nella Fase 1, è stato sviluppato un software per analizzare l’EEG e rilevare la presenza di PTSD. Inoltre, è stato creato un sistema di neuro-navigazione intracranica per la stimolazione TMS. Nella Fase 2, verrà testata l’efficacia dei sistemi sviluppati nella fase precedente, con l’obiettivo di perfezionare un sistema innovativo che consenta sessioni di stimolazione TMS ottimali, integrando un database con dati relativi a pazienti con PTSD.
Questa ricerca è stata finanziata dal Ministero della Difesa Italiana nell’ambito dei progetti di ricerca del Piano Nazionale della Ricerca Militare (PNRM).
Siamo impegnati in numerose attività di ricerca focalizzate sulle nuove tecnologie e sul loro trasferimento nel campo della salute e nel settore industriale.
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